Regione Lazio: COTRAL s.p.a. NON SARANNO I LAVORATORI A PAGARNE IL DISSESTO METICOLOSAMENTE VOLUTO E COSTRUITO

Roma -

Documento in allegato

Nel settembre del 2007 l'Azienda COTRAL s.p.a., esercente del Trasporto Pubblico Locale extraurbano per la Regione Lazio, mette in atto una rivisitazione della rete con un taglio di 82 turni con l'accordo delle OO.SS. complici.

Questa rivisitazione della rete viene “definita” necessaria per il pareggio di bilancio dell'Azienda ma, come vedremo, non avrà l'effetto annunciato.

Facciamo una considerazione: l'Azienda risparmia 82 turni a 100.000 euro a turno l'anno che per il quinquennio 2007-2012 si traduce in un rientro di circa 45ml di euro(euro più euro meno).


Giugno 2012: l'Azienda ha un buco nel bilancio di 37ml di euro e, per questo presenta l'ennesima rivisitazione della rete che, questa volta, prevede un ulteriore taglio di 117 turni “necessario” (?) per raggiungere il pareggio di bilancio.


In cinque anni sono stati “risparmiati” (?) 45milioni di euro; ma nel 2012 l'Azienda denuncia un buco nel bilancio di 37milioni di euro; Dove sono finiti 82ml di euro ? (45 risparmiati nel quinquennio più 37 di ulteriore buco).


Chiaro: non è tagliando i turni che si raggiunge il pareggio di bilancio. Tagliando i turni si aumentano i carichi di lavoro, si decurtano drasticamente gli stipendi dei lavoratori, si peggiora la qualità del servizio già fatiscente.


Risanare l'Azienda si può solo intervenendo sugli sprechi.


La realtà è che fino ad oggi l'Azienda è stata diretta e governata da una casta bulimica troppo presa ad alimentare se stessa e poco interessata al bene comune.

Casta che ha operato scelte scellerate che hanno finito di spingere l'Azienda sempre di più verso il baratro e mentre il buco nel bilancio aumenta, il c.d.a. (notizia apparsa su tutti i quotidiani) litiga, arrivando quasi alla rissa, per le promozioni e avanzamenti di carriera.


Non solo, in una situazione economica disastrata l'Azienda opera l'ennesima scelta scellerata: assume un dirigente della società ASTRAL S.P.A. tale Della Rocca retribuito con 120 mila euro l'anno. La società ASTRAL S.P.A è la società della Regione Lazio preposta alla progettazione, realizzazione, manutenzione, gestione amministrativa e vigilanza della rete viaria regionale.


Non è dato sapere come mai il sig. Della Rocca non poteva essere ricollocato in ASTRAL e quindi è stato assorbito in COTRAL a fare apprendistato (visto che di trasporto pubblico ne capisce sicuramente poco) lautamente ricompensato.



Il debito della Regione verso l'azienda di trasporto ammonta a 500ml di euro, come sono stati utilizzati questi soldi?


Nessun verticie COTRAL ha mai tentato di stabilire con la Regione un piano di rientro di questi 500ml, al contrario, hanno sempre preferito accendere mutui e prestiti con le banche. (?)


Ci sono, inoltre, 40ml di euro che ATAC deve a COTRAL.

Il sistema metrebus entrato in vigore con il Sindaco Rutelli non ha portato alcun recupero economico per la società COTRAL pur comportando un aumento di passeggeri, un aumento dei tempi di percorrenza, il conseguente peggioramento del servizio offerto e una massiccia evasione tariffaria mai contrastata dalla società.


Il nuovo taglio di 117 di turni che vorrebbe l'Azienda non è la soluzione ai problemi, non serve a raggiungere il pareggio di bilancio, è solo un palliativo per curare interessi diversi come conclamato nel passato.


Il deposito di Rieti è stato venduto per 11ml di euro ed è stato acquistato un terreno sul quale doveva essere costruito un nuovo impianto ma purtroppo (?) il terreno acquistato è sottoposto a vincolo ambientale pertanto inutilizzabile. Scelte oculate (?).


Il taglio dei turni non è che ripercorrere le politiche che da 1993 in poi hanno determinato esclusivamente forti penalizzazioni degli addetti al settore, alla quantità e qualità del servizio offerto, alla sua sicurezza.

Turni sempre più pesanti, richiesta sempre di maggiori prestazioni a straordinario, vetture fatiscenti che trasportano su consolari ed autostrade centinaia di cittadini stipati al di fuori di ogni legittima regolamentazione sia del codice stradale, quello civile e, oseremo dire, quello penale.


Manutenzioni inesistenti anche se ben pagate alle varie ditte esterne; sempre in crescita il numero delle vetture che non completano il servizio causa guasti lasciando in strada l'utenza; oltre 30 le vetture incendiate, negli ultimi anni, durante il servizio


Il risanamento non può che partire parte dalla riscossione dei crediti, (paghi chi ha rubato);

 

  • dalla diminuzione dei funzionari (collocati dalla “politica” e dai “sindacati” apertamente complici che in una situazione tanto disastrosa continuano ad ottenere avanzamenti di carriera anche per i loro amici distaccati dal servizio);


 

  • dalla reinternalizzazione delle manutenzioni, dall'annullamento dei faraonici premi di produzione a funzionari e dirigenti capaci solo di produrre dissesto,


 

  • dall'annullamento di consulenze fatte da società di comodo,


 

  • dal ricollocamento negli impianti di tutti coloro che, assunti come autisti, sono passati “velocemente” negli uffici di via Alimena su indicazione del politico di turno e che oggi rivendicano anche l'aumento di parametro.


 

  • un decisivo taglio agli sprechi, metterebbe l'Azienda in condizioni di poter raggiungere il pareggio di bilancio, liberarsi dai debiti contratti con le banche anziché seguitare a contrarli, rinnovare il parco vetture fatiscente e obsoleto e investire nelle sicurezza del lavoro per gli autisti e per l'utenza.


Non sarà una rivisitazione cervellotica ed inapplicabile della rete a risolvere i problemi, essa graverebbe ancora una volta sui lavoratori e peggiorerebbe ulteriormente un servizio già fatiscente.


Esigiamo una Azienda pubblica gestita da gente onesta e capace che mostri interesse per il bene comune.

Esigiamo che tutti coloro che in COTRAL e in Regione hanno contribuito al dissesto economico-finanziario della Società pubblica e del servizio siamo in condizioni di non poter far più questo mestiere.

 

NULLA SI PUO'CHIEDERE A CHI GIA' TROPPO HA DATO,

 

 

NE I LAVORATORI NE I CITTADINI

 

DEVONO PAGARE IL DEBITO DELLA MAL GESTIONE AZIENDALE ED ISTITUZIONALE

 

 

PAGHI CHI HA RUBATO !!!