Regolarizzazione migranti, USB Lavoro Agricolo: no all’ipotesi d’accordo, il governo abbia l’audacia di garantire a tutti il diritto alla vita

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USB Lavoro agricolo ritiene inadeguato e non rispondente alle richieste provenienti dai territori il compromesso che, secondo fonti di tutti i partiti di governo, sarebbe stato raggiunto la notte scorsa sulla cosiddetta “regolarizzazione dei migranti”.

In questo momento, in cui tutti sono costretti a confrontarsi con il dramma della pandemia, indipendentemente da nazionalità, colore della pelle, genere, religione, USB chiede al governo l’audacia di regolarizzare ogni essere umano, consentendogli il diritto alla vita e a un’esistenza che consenta, tra le altre cose, la possibilità di iscriversi all’anagrafe e di avere un medico di base.

Se è vero, come è vero, che i nuovi eroi sono i medici e gli operatori della sanità che salvano esseri umani senza bisogno di istruire pratiche burocratiche per stabilire chi siano e da dove vengano, questo governo deve a maggior ragione riscoprire una parola d’ordine sulla quale era nato: nuovo umanesimo.

In assenza di risposte chiare e inequivoche dell’Esecutivo, USB Lavoro Agricolo manterrà sul tavolo lo sciopero dei braccianti, che non soltanto coinvolgerà i lavoratori, ma interesserà i contadini, gli agricoltori e i consumatori.

L'Italia tutta deve sapere cosa c’è dietro una forchettata di spaghetti al pomodoro, quale tortuosa filiera faccia capo allo strapotere della Grande Distribuzione Organizzata, che con le sue imposizioni schiaccia i braccianti, gli agricoltori e i produttori, mandando in pezzi un tessuto produttivo nel quale poi prospera il caporalato e s’infiltra la criminalità organizzata.

Nessuna necessità di mercato, nessuna convenienza politica, nessuna condizionalità può giustificare la mancata regolarizzazione di tutte e tutti.

 

USB Lavoro Agricolo