Riduzione oraria durante l'anno e basta con gli stop produttivi che durano mesi: per l'Usb è possibile e lo chiederemo alla Piaggio!
Lavoratori/lavoratrici,
l’azienda in questi ultimi anni ha sempre concentrato la produzione nei mesi che vanno da marzo a settembre, ricorrendo anche allo straordinario, per poi lasciare i lavoratori “fissi” a casa per mesi interi e consecutivi in regime di solidarietà.
Da anni non vengono rinnovati i contratti dei PTV (Part Time Verticali) che si ritrovano per 5 mesi senza salario. Vengono oltretutto usati i soldi della collettività per utilizzare “impropriamente” gli ammortizzatori sociali.
La Piaggio ha deciso di de-localizzare selvaggiamente, dato che la produzione dei nuovi veicoli è esclusivamente fatta nel sud est asiatico. Con il passaggio, dal 1 gennaio 2017, dei motori da EURO3 a EURO4 e i pochi investimenti previsti, c’e il rischio che il numero dei veicoli prodotti subisca un nuovo calo.
Per la Piaggio è veramente impossibile programmare e diluire la produzione su 12 mesi?
Per l’USB no!
Le idee ci sono e le riteniamo praticabili, sia dal punto di vista organizzativo sia da quello economico, in modo da non fare ovviamente perdere un euro al lavoratore e allo stesso tempo migliorargli la vita.
Crediamo che sia arrivato il momento di chiedere alla dirigenza una nuova organizzazione annuale dell’orario che, oltre a salvaguardare i lavoratori per quando riguarda il salario, permetterebbe di migliorare le condizioni di lavoro andando ad influire su tempi, carichi e sicurezza. E nei mesi estivi anche a migliorare le condizioni lavorative nei reparti dove la Piaggio si rifiuta di investire su sistemi di condizionamento d’aria.
Negli ultimi mesi, e soprattutto durante la visita di Renzi, si è parlato di un rilancio dello stabilimento e della possibilità di nuovi investimenti.
Come Usb sappiamo benissimo che senza un intervento diretto dei lavoratori e delle lavoratrici le varie promesse sono destinate a rimanere sulla carta. Dobbiamo attivarci da subito affinché le scelte aziendali sbagliate non ricadano solo sulle spalle dei lavoratori. Chiederemo pertanto un incontro per affrontare la questione della riduzione di orario e ci impegneremo a costruire una campagna forte e determinata, con o senza le altre organizzazioni sindacali, per ottenere certezze e garanzie sul futuro dell’occupazione nello stabilimento di Pontedera.
Nei prossimi anni non staremo con le mani in mano ad accettare passivamente una progressiva delocalizzazione della produzione Piaggio all’estero. Ne va del nostro futuro. Questo deve essere chiaro.
USB Piaggio