RSU USB PIAGGIO: APRIAMIO LA VERTENZA
Venerdì 22 luglio si è svolto il terzo incontro presso l’ unione industriale di Pisa in merito alla richiesta di riapertura del contratto di solidarietà. Le organizzazioni sindacali Fiom,Fim e Uilm si sono presentate con un ordine del giorno passato a maggioranza durante la riunione RSU. Documento che prevedeva la possibilità di firmare subito l’accordo così come richiesto dall’azienda e dava mandato anche per chiedere migliori condizioni per quanto riguarda la maturazione dei ratei, la rotazione e incontri tecnici sul futuro del sito di Pontedera.
Durante la trattativa la Piaggio si è resa disponibile solamente a mettere nell’accordo la possibilità di svolgere gli incontri bimestrali per verificare se il contratto di solidarietà sara’ applicato equamente tra i lavoratori. Per quanto riguarda gli altri punti l’azienda ha dichiarato di non voler “cedere” e di voler applicare la legge per quanto riguarda la maturazione dei ratei senza integrare il salario nelle fermate produttive.
A fine incontro le organizzazioni sindacali hanno preso la decisione di rimandare tutto a settembre. Verrà aperta la cassa integrazione ordinaria nella 1 settimana di agosto per i reparti meccaniche e 2R.
La dirigenza aziendale durante l’incontro ha ribadito la propria posizione di totale chiusura nei confronti delle richieste sindacali. Ancora nessuna risposta riguardo al futuro dello stabilimento di Pontedera. Tutto questo mentre giungono voci sempre più insistenti riguardo alla volontà di produrre 6 nuovi motori tutti in stabilimenti all’estero, il rischio di esternalizzazione del reparto prove strada e affidabilità ( visti gli ultimi spostamenti) e il cambio della normativa dal 1/01/2017 dei motori da euro 3 a euro 4, la situazione nei prossimi 6 mesi rischia di peggiorare ulteriormente.
C'è solo un modo per uscire da questo ricatto. Aprire una vertenza tutti insieme,lavoratori e lavoratrici Piaggio, che riesca ad inchiodare l'azienda alle proprie responsabilità di fronte alle istituzioni e al territorio. Se queste discussioni rimarranno all'interno delle quattro mura della Confindustria o nelle riunioni RSU possiamo solo andare avanti ad accettare passivamente le imposizioni della dirigenza.
La Piaggio DEVE dare delle garanzie a tutti i lavoratori, DEVE dirci quale sarà il futuro dello stabilimento e della produzione.
Dal nostro punto di vista accettare gli ammortizzatori sociali senza certezze e impegni da parte dell’azienda sarebbe assolutamente sbagliato. Nascondersi dietro un referendum, in cui voteranno anche gli impiegati, rischia di farci perdere l’ennesima occasione per lanciare un forte segnale di discontinuità.
Adesso è il momento di tirare fuori il coraggio e spezzare una volta per tutte questo ricatto. Dobbiamo assolutamente uscire dai cancelli dello stabilimento e farci sentire in maniera determinata coinvolgendo l’indotto e le istituzioni nella nostra vertenza e invitiamo le altre organizzazioni a unirsi alle iniziative che saranno messe in campo.
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