Sanatoria Bellanova, USB: la stragrande maggioranza dei lavoratori ancora senza permesso di soggiorno, l’attesa arriva anche a tre anni

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Sono passati più di due mesi dal 15 agosto, termine ultimo per la regolarizzazione dei lavoratori agricoli (pochi) e delle lavoratrici domestiche (più numerose). Sono arrivate infatti 207.542 richieste – ben al di sotto delle preventivate (e strombazzate) 600mila - l'85 per cento per il lavoro domestico e l'assistenza alla persona, rispetto al 15 per cento di lavoratori del settore agricolo, principale ambito al quale il provvedimento era indirizzato.

Non bastasse il flop dell’iniziativa targata Bellanova, dai nostri sportelli sindacali parte una clamorosa denuncia: a tutt’oggi la stragrande maggioranza dei lavoratori stranieri non ha ancora ottenuto il permesso di soggiorno! Precisiamo quindi alcune cose:

  1. fin dall’inizio avevamo denunciato l’inefficacia del provvedimento che, oltre ad essere di difficile attuazione, non raggiungeva la grande platea dei lavoratori stranieri costretti nell’illegalità dai Decreti Salvini.
  2. In almeno il 90% dei casi sono stati gli stessi lavoratori, invece dei datori di lavoro, a farsi carico delle tasse e dei contributi fissati per la sanatoria, in quanto i datori non erano minimamente interessati all’emersione dei loro dipendenti dalla condizione di lavoro nero.
  3. Dai nostri sportelli giunge forte la richiesta di un rafforzamento degli uffici delle prefetture per accelerare il disbrigo delle pratiche. In alcune prefetture si parla infatti di convocazione dei datori di lavoro, per la concessione del permesso di soggiorno, nel giro di tre anni!
  4. Non è accettabile che un decreto legge, varato per affrontare un’emergenza, venga poi gestito dallo Stato con i tempi biblici della burocrazia amministrativa.

Alla luce di questo completo fallimento del decreto intestato alla ministra Bellanova, l’Unione Sindacale di Base ribadisce la necessità di:

  • rafforzare gli uffici dedicati alla gestione delle pratiche sul permesso di soggiorno, con assunzione immediata di personale dedicato;
  • regolarizzare tutti i lavoratori stranieri presenti sul territorio italiano, soprattutto nel momento in cui si ripropone incontrollata un’emergenza sanitaria che vede tuttora centinaia di migliaia di persone totalmente prive di assistenza sanitaria.

Chi ha creato il problema lo risolva, vero ministra Bellanova?

 

Roma 27/10/20

 

Unione Sindacale di Base – Lavoro Agricolo