Sciopero alla ferriera Arvedi & Siderurgica Triestina fino al 31 marzo
Alla ferriera Arvedi di Trieste continuano a mancare le condizioni minime di igiene e sanificazione, in particolare delle zone comuni e della mensa oltre che dei reparti lavorativi.
E’ evidente che in quest’azienda c’è una difficoltà oggettiva a garantire le misure assunte nei vari decreti, compreso l’ultimo del 16 marzo 2020.
Disposizioni e decreti che presentano un elemento in comune discordante con la reale tutela della salute dei lavoratori e delle lavoratrici: l’obbligo per milioni di lavoratori di doversi recare al lavoro, anche in attività che nulla hanno a che fare con i servizi essenziali, come i settori industriali non legati alla filiera dei beni di prima necessità.
Evidenziamo inoltre come, a fronte di un pericolo reale di contagio, i lavoratori e le lavoratrici che quotidianamente si recano al lavoro nel caso contraggano il virus sarebbero collocati in malattia, non essendo questo evento riconosciuto come infortunio sul lavoro.
In Arvedi e Siderurgica Triestina, ci sembra chiara l’inadeguatezza degli interventi atti a garantire ambienti sanificati e salubri;mebtree le decisioni aziendali, prese per correre letteralmente ai ripari, ci sembra determino una situazione forse ancora peggiore e per certi versi ridicola.
Stridono le parole di ringraziamento del Cavalier Arvedi, davanti alla situazione pesante in cui vengono lasciati i lavoratori.
Con queste motivazioni, e a garanzia dell’autotutela individuale dei lavoratori davanti l’emergenza in atto, l’UNIONE SINDACALE di BASE – LAVORO PRIVATO TRIESTE,proclama apartire dalle ore 12:00 del giorno 19 MARZO 2020 lo sciopero ad oltranza fino alla mezzanotte del 31 marzo 2020 per Acciaieria Arvedi e Siderurgica Triestina.
Ricordiamo infine all’azienda che le disposizioni previste dall’Art. 2 comma 7 della legge 146/90 inerenti il lavoro comandato dei lavoratori NON SI APPLICANOnei casi di astensione dal lavoroin caso di protesta per gravi eventi, lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori.
Trieste 18.03.2020