SCIOPERO DI MANSIONE: DICIAMO NO ALL'INVALSI, NO ALLA VALUTAZIONE!

4-5 maggio nelle scuole primarie e 12 maggio nelle scuole superiori

“Per i governi italiani da anni la qualità del nostro sistema di istruzione si
migliora con il riconoscimento del merito e la valutazione premiale dei docenti”
– afferma il prof. Antonio Ferrucci di USB Scuola, ma “la propaganda
filogovernativa nulla dice sulle condizioni in cui si realizza l'apprendimento e
intanto i quadri orari dell'epoca post-Gelmini, per nulla intaccati dalla riforma
della cosiddetta 'Buona scuola', e le classi affollate in cui operiamo rendono il
lavoro di ognuno un compito immane”.
La Buona Scuola ha per giunta inserito gli inutili e dannosi comitati di
valutazione e la più totale discrezionalità del dirigente nella valutazione e nella
“premiazione” dei docenti, il Sistema nazionale di valutazione e il rapporto di
autovalutazione (il RAV, che dovrebbe valutare gli obiettivi di efficienza di ogni
istituto ai quali vincolare la didattica), che si vanno ad aggiungere all'inutile
eppur dannosa attività dei test INVALSI, per i quali lo stato spende milioni di
euro ogni anno.
Gli INVALSI pretenderebbero di presentarsi come prove del tutto oggettive, alla faccia delle mille parole spese su personalizzazione e individualizzazione. La somministrazione delle prove peraltro interrompe le ore di lezione, violando il diritto allo studio di tutti gli studenti, anche di quelli in difficoltà e con
disabilità, i cui risultati vengono elaborati dall'INVALSI a parte e non
conteggiati per non incidere sul risultato statistico medio di ogni classe.
È ormai chiaro che il vero fine delle prove INVALSI è la valutazione e la messa
in scala gerarchica del corpo docente, ledendo il principio costituzionale della
libertà di insegnamento, con lo scopo di differenziare gli stipendi,
burocratizzando il lavoro dei docenti e diffondendo la cultura della
competizione. Il dirigente scolastico potrà così ricoprire il vertice di una
piramide-corte di sodali: un nucleo di valutatori per individuare gli insegnanti “migliori”, un gruppo di mentor per la formazione permanente, una serie di
quadri intermedi utili a realizzare la “vision” della scuola, con conseguente
diversificazione stipendiale, così come da anni va sponsorizzando l’associazione Treelle, braccio “pedagogico e didattico” di Confindustria, che contribuisce così alla spinta verso lo smantellamento del welfare inerente all'istruzione, mercificandone gli obiettivi e costruendo una scuola buona per produrre braccia e non menti.
Qualche anno fa l'onorevole Aprea, nel corso di una tavola rotonda a Torino,
affermò: “ormai la scuola ha terminato il suo compito di inclusione, ora è il
tempo del merito”. La deriva alla quale assistiamo oggi va molto oltre. Si va
verso l'affermazione di un modello di scuola elitario e classista, un modello in
cui si afferma la spinta cieca verso l'efficienza e la definizione dei parametri per misurare, scremare, far funzionare, con la definitiva divisione e segmentazione della classe docente, alla faccia della “scuola di tutti e di ciascuno”.
La scuola che necessitava di risposte culturali, di risposte inclusive e di
condizioni dignitose, avrà quindi in questo modello competitivo, nel suo
corrispettivo premiale, ma soprattutto nella pedagogia divenuta mero slogan
propagandistico e vuoto la propria foglia di fico.
Non vi è alcuna prova che i test INVALSI abbiano prodotto miglioramenti nella
qualità dell'insegnamento o nell’innalzamento dei livelli di apprendimento. Allo
stesso modo, i comitati di valutazione, il bonus premiale, le finte progressioni
di carriera per pochi docenti non miglioreranno le nostre condizioni di lavoro e
non valorizzeranno il buon insegnante, né tanto meno gli studenti. È ora di
alzare la testa. Non ci serve sapere chi è il docente dell'anno secondo i dirigenti scolastici o secondo chi è esterno alle nostre aule e nulla sa del nostro lavoro e dei nostri studenti.


Il 4-5 maggio nelle scuole primarie e il 12 maggio nelle scuole
secondarie di secondo grado non collaboriamo e scioperiamo
nelle ore di somministrazione e di correzione dei test per dire:

NO ALL'INVALSI, NO ALLA VALUTAZIONE!

 

 

Proclamazione scioperi:

Sciopero breve durante le attività connesse alla prove Invalsi personale docente

Sciopero breve prove Invalsi scuola secondaria di 2^ grado