Sciopero Igiene Ambientale 22 maggio, la Commissione di garanzia apre la procedura di infrazione. Ma verso le associazioni datoriali
La Commissione Nazionale di Garanzia per il diritto di Sciopero ha avviato una procedura di infrazione verso le associazioni datoriali dell’Igiene Ambientale che non si sono presentate all’incontro, convocato dal Ministero del Lavoro, per il tentativo obbligatorio di conciliazione per lo sciopero nazionale di due ore proclamato dall’USB Lavoro Privato per il giorno 22 maggio.
Una situazione paradossale che vede, per la prima volta, la Commissione Nazionale di Garanzia intervenire contro le associazioni datoriali perché non hanno rispettato la legge 146/90.
Paradossale perché lo sciopero indetto dall’USB è principalmente rivolto contro la stessa Commissione Nazionale di Garanzia perché, in precedenza, aveva indicato alla società Geofor di Pisa di avviare sanzioni disciplinari verso i lavoratori che, in mancanza di dispositivi di protezione individuali e della sanificazione dei locali e mezzi aziendali, si erano astenuti dal servizio.
A fronte di questa legittima astensione dalla prestazione dell’attività lavorativa, prevista dalle norme contenute nel decreto 81/2008 e dalla legge 146/90, per salvaguardare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori quando siano costretti a lavorare senza le misure per la salvaguardia della salute e sicurezza sul lavoro, la Commissione di Garanzia, anziché sanzionare l’azienda Geofor, ha dato indicazione di avviare delle contestazioni disciplinari verso questi lavoratori.
Tutto questo accadeva nel momento in cui la pandemia esplodeva in pieno, si iniziavano ad avere i primi morti nel settore, tanti si erano contagiati e all’indomani delle prescrizioni del Governo in materia di sicurezza a salvaguardia della salute dei lavoratori.
A questa scellerata decisione della Commissione Nazionale di Garanzia il Coordinamento nazionale dell’USB Igiene ambientale decideva di rispondere con la proclamazione dello sciopero nazionale.
Le associazioni datoriali convocate al ministero per il tentativo di conciliazione decidevano di non partecipare adducendo la risibile motivazione che loro non riconoscevano l’USB come interlocutore, violando apertamente la L.146/90.
A questo punto la Commissione Nazionale di Garanzia è stata costretta ad intervenire contro le associazioni datoriali, ma solo dopo che l’USB Lavoro Privato aveva denunciato al Governo e ai presidenti di Camera e Senato, i comportamenti scorretti ed arbitrari della Commissione verso i lavoratori ed annunciato che a questo comportamento l’USB rispondeva proclamando lo sciopero.
Uno sciopero nazionale di due ore per il giorno 22 maggio, alla fine di ogni turno di lavoro, contro i comportamenti vessatori e di menefreghismo verso la salute dei lavoratori messi in atto da tante aziende, troppe, del settore, ma rivolto principalmente contro la Commissione Nazionale di Garanzia che ha sempre difeso le aziende, non prendendo mai provvedimenti contro le stesse, sempre pronta però a sanzionare il sindacato e i lavoratori.
Uno sciopero per la difesa della salute e contro la commissione antisciopero
Roma 21.05.2020
Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato