Susa. Il 16 gennaio in piazza

Susa -

Non ci riconoscono i nostri diritti, con un carovita che ti uccide ogni giorno di più, il governo non vuole riconoscere le legittime richieste dei lavoratori delle Agenzie, non vuole riconoscere quello che ormai non e più un aumento di stipendio ma l’estenuante tentativo di pareggiare il costo del vita.

Mentre vengono stanziati milioni di euro per opere inutili (vedi TAV o Ponte di Messina), quelle che sono i reali bisogni delle persone vengono costantemente non soddisfatti. E allora si muore in un incidente ferroviario perchè un casello automatico non si è chiuso (Susa 16-01-2006), si viaggia sui treni, per raggiungere i posti di lavoro, con ritardi ormai cronicizzati e su vagoni buoni per il trasporto di bestiame. Si pagano tasse per servizi sociali sempre più inefficienti. Mentre si trovano 100.000 euro di soldi “sporchi” nelle case di mega dirigenti per fare i “regali” di Natale.

Ci vuole un reale cambiamento, che può avvenire solo attraverso la partecipazione dei lavoratori, delle popolazioni, che, in prima persona e senza deleghe, mettano in discussione questo modello di società che non riconosce dignità all’uomo.

Come lavoratori e abitanti della Valle di Susa auspichiamo che la nostra battaglia sia utile, anche, per la crescita di una coscienza sociale che faccia diventare centrale oltre alle rivendicazioni salariali, il modello di sviluppo e la qualità della vita.

SALARI DIRITTI DIGNITA’ E NO TAV

I LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI SUSA