Telecomunicazioni: Per un contratto che porti salario e diritti No al controllo a distanza! No al Jobs act !

La dirigenza Telecom ha disdettato il contratto aziendale, forte delle indicazioni di Confindustria a cui ASSTEL è associata, l’indicazione è rivedere al ribasso i contratti nazionali e aziendali in tutti i settori del lavoro privato.


La direzione dei contratti  nazionali


Come si è visto per i Chimici, per il Commercio e come sta accadendo per il CCNL dei metalmeccanici le associazioni datoriali insieme con CGIL CISL E UIL stanno siglando accordi che smantellano il contratto nazionale. In questi accordi si aumenta la flessibilità oraria mentre il salario viene sterilizzato da indici di produttività, ri-assorbibilità  e indicatori di inflazione quali l’IPCA. A questo si aggiungono il recepimento :
•    del  jobs act  che inasprisce il controllo a distanza e la precarietà
•     del Testo Unico sulle relazioni Industriali che limita lo sciopero e la libera rappresentanza.
•    la conferma di osservatori, enti bilaterali e altre forme di sussidio indiretto a CGIL CISL e UIL
Gli incontri tra ASSTEL, SLC, FISTEL e UILCOM  che proseguono in maniera segretata si muovono su queste direttrici.  Altrettanto grave è la sottoscrizione da parte di SLC, FISTEL e UILCOM di accordi aziendali dove si riconferma il controllo a distanza.
L’USB, nonostante sia da poco presente nel settore TLC,  ha presentato una piattaforma di rinnovo del CCNL Telecomunicazioni, votata a maggioranza nelle assemblee  dove siamo riusciti a presentarla. Nella piattaforma si respinge in blocco il Jobs Act, si chiedono aumenti reali, garanzie sulla fruibilità delle ferie e dei permessi e si reclama l’ampliamento dei diritti dei lavoratori.


Il rinnovo del contratto aziendale Telecom è strettamente legato al CCNL TLC


Mentre  incombe il pericolo di un’ulteriore ristrutturazione, le condizioni dei lavoratori  Telecom di tutti i settori, dal Caring, agli amministrativi, passando per la progettazione e finendo ai  tecnici peggiorano sempre di più.
Contro questa situazione i tecnici e dipendenti della TIM, hanno dato vita ad una straordinaria serie di mobilitazioni su tutto il territorio nazionale, che ha riscosso grande attenzione tra i lavoratori Telecom e tra i lavoratori dell’intero settore telecomunicazioni, che subiscono le medesime condizioni di sfruttamento e incertezza occupazionale.

Costruiamo una mobilitazione nazionale forte per respingere i piani di ASSTEL e Telecom
Fuori dalle compatibilità di CGIL CISL e UIL
Aumenti contrattuali veri
Contro il
Jobs Act e il controllo a distanza
Contro l’aumento dei ritmi di lavoro
Al tavolo della trattiva vogliamo i lavoratori

USB settore Telecomunicazioni