Tirrenia:Impediamo l'ennesimo disastro sociale e occupazionale
Da tempo stiamo denunciando le pesanti conseguenze sul piano sociale e occupazionale, che potrebbero derivare da una eventuale bocciatura da parte della Commissione europea relativa al processo di privatizzazione di Tirrenia che prevede l’assegnazione della stessa alla Società Cin.
Inevitabilmente tale situazione prefigurerebbe uno scenario estremamente pericoloso che metterebbe a rischio i livelli occupazionali e quindi il futuro di migliaia di lavoratori, visto che potrebbe riprendere quota l’ipotesi di svendita a pezzi della compagnia di navigazione.
Ci saremmo aspettati, rispetto a tali ed incombenti rischi, che il Governo anche attraverso i Ministri competenti avessero convocato tutte le OO.SS. per fare il punto sull’intera vicenda e soprattutto individuare in tempo utile, un piano di intervento alternativo, necessario per evitare che Tirrenia diventi l’ennesima “preda” pubblica da cannibalizzare.
Alla disastrosa gestione del processo di privatizzazione portato avanti dal precedente Governo, evidentemente “ignaro” delle norme europee, l’attuale esecutivo non può continuare a far finta di niente, negando sistematicamente le richieste di incontro delle organizzazioni sindacali.
Non si può nemmeno continuare a pensare che l’unica strada possibile per il risanamento ed il rilancio di Tirrenia, sia esclusivamente quella della completa privatizzazione, vista anche la funzione sociale svolta dalla compagnia di navigazione.
Necessita quindi l’avvio di un confronto di merito a palazzo Chigi, prima che sia troppo tardi!
Per questi motivi USB avvierà un percorso di mobilitazione generale per impedire l’ennesimo disastro sociale, per la salvaguardia dei livelli occupazionali, contro ogni ipotesi di spezzatino della compagnia di navigazione.
Nei prossimi giorni avvieremo inoltre una campagna di dibattito e di coinvolgimento del personale Tirrenia, su tutto il territorio nazionale .