Toyota Bologna, i lavoratori bocciano il ricatto aziendale
L'assemblea delle lavoratrici e dei Lavoratori Toyota ha sonoramente bocciato l'ipotesi di 14 ore di straordinario comandato, da fare entro marzo, che l'azienda voleva imporre per recuperare le sue inefficienze e le sue politiche di flessibilità sugli orari di lavoro. Posti davanti al ricatto di subire l'ennesima flessibilità, pena il non raggiungimento del premio salariale i lavoratori e le lavoratrici della Toyota con un atto di dignità straordinaria hanno detto no. È ora di cambiare.
L'assemblea chiede con forza di riconquistare il diritto al proprio tempo di vita e di lavoro. Toyota è un'impresa che sistematicamente pretende di subordinare l'orario di lavoro al suo modello organizzativo. Ma la vita delle persone viene prima dei carrelli, prima dei risultati di bilancio.
Non è accettabile che l'azienda scarichi sui lavoratori il prezzo delle sue inefficienze e dei suoi ritardi. Occorre intervenire su un premio di risultato che l'azienda utilizza come arma di ricatto nei confronti dei lavoratori. Il mondo del lavoro ha diritto ad un salario dignitoso ed al riconoscimento della fatica umana a prescindere dagli obbiettivi aziendali. I lavoratori hanno testimoniato di essere pronti a lottare.
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