Trasporto Pubblico Locale, Filt-Cgil Fit-Cisl Faisa-Cisal corrono a difesa delle aziende

Nazionale -

Ennesimo atto di servilismo verso i padroni.

 

È iniziata la corsa alla firma degli accordi sull'adesione al Fondo bilaterale di solidarietà tra le aziende esercenti Trasporto Pubblico Locale e  Filt-Cgil Fit-Cisl Faisa-Cisal che, in questo modo, dimostrano l'ennesimo atto di servilismo alle aziende ed ai padroni. 

Nonostante che il 13 marzo in un avviso comune, le associazioni datoriali Astra Anav ed Agens hanno comunicato formalmente che non verranno decurtati i finanziamenti per le aziende in seguito al taglio dei servizi dovuto all'emergenza Covid-19 si preferisce penalizzare i salari dei lavoratori autoferrotranvieri più che pretendere la giusta erogazione dei fondi regionali già a disposizione delle aziende.

Ci sono tutte le condizioni per garantire il salario pieno agli addetti del settore, come più volte l’USB Lavoro Privato ha fortemente rimarcato, anche a fronte di un notevole taglio del servizio dovuto all’attuale emergenza sanitaria; infatti tutti i servizi di TPL vengono finanziati dallo Stato tramite il “Fondo nazionale trasporti” con finanziamenti ripartiti con appositi decreti, in base alla quantità dei servizi che ogni singola regione eroga ai propri cittadini; tali finanziamenti formano il quantitativo delle risorse che ogni singola regione ha a disposizione per garantire la mobilità dei propri cittadini garantendo una quantità di servizio definito “minimo essenziale”.

Inoltre è demandato alle regioni il compito di aumentare i servizi aggiuntivi tramite destinazione di specifici fondi che sono finanziati “a prescindere” in quanto formano la base su cui vengono quantificati ed assegnati i servizi da erogare. E’ quindi decisamente strumentale che in un simile frangente, quale è quello dell’attuale emergenza per la quale gli addetti al settore continuano comunque a garantire, con enorme difficoltà e rischio un ruolo essenziale, si “speculi” attraverso il taglio del servizio attuato per una emergenza sanitaria di queste proporzioni e trasmettere ai lavoratori del settore il peso economico, attivando il ricorso ai fondi bilaterali con la complicità dei soliti sindacati asserviti alle logiche aziendali.

È invece necessario che le singole regioni continuino ad erogare la totalità dei finanziamenti spettanti al servizio di Trasporto Pubblico Locale in modo che vengano garantiti sia i livelli salariali che occupazionali in tutto il settore adottando tutte le misure necessarie, ordinarie e straordinarie, corrispondenti ai livelli di rischio, dettati delle norme e dagli ultimi provvedimenti governativi attraverso la sanificazione degli ambienti di lavoro, la distribuzione di tutti i dispositivi di sicurezza individuali di livello adeguato alle specifiche situazioni lavorative.

I lavoratori Autoferrotranvieri non resteranno a guardare questo ultimo scempio ad opera di chi, per l’ennesima volta, si presta a far pagare loro i prezzi della totale incapacità di gestire una fase sicuramente molto complessa sulla quale aggiunge una volgare speculazione che causerà una enorme difficoltà economica per migliaia di lavoratori e famiglie.   

Aziende e sindacati complici, forti dell’interdizione di quel minimo diritto di esercizio del diritto di sciopero che era rimasto e cancellato dai provvedimenti a seguito dell’attuale emergenza sanitaria pensano che passeranno indenni a queste scellerate scelte…ma i lavoratori hanno sempre dimostrato che sanno organizzarsi, che sanno alzare la testa e ripagarli con la giusta moneta.

 

USB Lavoro Privato, settore Trasporto Pubblico Locale