Un anno speso bene... Un altro da investire

Roma -

IL Buon Anno del coordinamento provinciale di Roma:

Che il 2004 cancelli dalla faccia della terra chi inganna e svende i vigili del fuoco!

 

 

 

Questo 2003 se ne sta andando con tutto il carico di iniziative e lotte messe in atto dalla RdB-Cub. Ora, dopo la breve pausa natalizia, saremo pronti a spendere tutte le nostre energie nella lotta per la salvaguardia dell’identità dei vigili del fuoco ed il rinnovo del contratto di lavoro.

 

L’anno che sta finendo ha visto protagonisti migliaia di lavoratori e lavoratrici che, appoggiati da questa O.S., sono scesi in piazza in tutta Italia per rivendicare il diritto ad un salario dignitoso, senza dover divenire “manovalanza poliziesca” al comando del prepotente di turno.

 

Certamente, la nostra patrona Santa Barbara, avrà compreso le ragioni di aver scelto il giorno a Lei dedicato per far conoscere ai cittadini come vengono considerati dal governo i vigili del fuoco. Sappiamo che molti non hanno capito i motivi di questa nostra scelta ma, è uno dei pochi momenti che i media parlano di noi (a parte quando purtroppo capitano le disgrazie). Anche là dove l’adesione allo sciopero è stata massiccia, le manifestazioni davanti alle sedi di servizio hanno rispettato la tradizione e i tanti pensionati invitati alle varie cerimonie. Ci “dispiace” per quei pompieri che si sono risentiti perché la stampa e la tv hanno detto che erano in sciopero, pur non avendovi aderito, ma anche noi siamo incazzati quando gli stessi mezzi di comunicazione trasmettono ai cittadini l’immagine fittizia di un Corpo nazionale efficiente ed impeccabile; o quando CISL e UIL manifestano contro cose già concordate con il governo.

 

Non è certo scrivendo ogni tanto una letterina strappalacrime da attaccare in bacheca, qualche riga su di un sito web cittadino (di parte?), o addirittura pensare ad un comitato VV.F. locale (per usarlo un giorno per fondare l’ennesimo anonimo sindacato?) che si fa veramente qualcosa per i lavoratori.

 

Peccato che queste energie vengano sprecate per fare sindacato da Bar dello Sport, dove si tirano fuori i luoghi comuni e si cavalca la tigre del disfattismo e del discredito, senza proporre qualcosa di concreto. Sappiamo benissimo che non serve a niente crearsi un’oasi felice a livello locale perché prima o poi arriverà il momento di mettere la testa fuori dalla sabbia ed affrontare la realtà nazionale.

 

Chi disprezza il lavoro di questa O.S. lo fa non tanto perché ha dei validi argomenti, ma solo per un pregiudizio politico esagerato: “Faccia un passo avanti quel sindacato che non ha mai avuto bisogno di un contatto politico per portare i problemi dei lavoratori all’interno dei palazzi governativi”.

 

E’ un’utopia dire, come afferma qualche puritano, di essere un sindacato politicamente “pulito”, e sentire poi un delegato di quella stessa sigla vantarsi di aver ottenuto un incontro con il sottosegretario agli interni grazie all’intercessione dell’ On. Fini.

 

Vogliamo aggiungere le imprecisioni e le false notizie divulgate da questi fantomatici sindacalisti che raccontano in giro di aver scavalcato competenze di Agenzie e Ministeri, di contratti firmati (?), riconoscimenti di specializzazioni già scontate, solo per confondere ed illudere i lavoratori. Oppure inventarsi la partecipazione alla trattativa con l’Aran, pur sapendo di non esserci in quanto non rappresentativi a livello nazionale.

 

Noi potremmo essere “santificati” o “crocifissi” in qualsiasi momento dai lavoratori perché abbiamo sempre messo nero su bianco il nostro lavoro e le proposte dell’amministrazione,riempiendo le bacheche ed il sito internet. Chiunque, in qualsiasi momento, può essere informato su ciò che sta accadendo. Al contrario, da parte di chi prospetta l’equiparazione economica alle forze di polizia, non c’è mai stata la coerenza ed il coraggio di tramutare queste lusinghiere promesse in atti cartacei che cancellino futuri ripensamenti e interpretazioni di comodo da parte del legislatore: “Le parole lasciano il tempo che trovano!”

 

In tanti anni, al contrario della RdB-Cub, non siamo riusciti a vedere un progetto serio e realistico per riformare il Corpo nazionale presentato da queste OO.SS., che si sono sempre limitate a cavalcare l’onda di qualche DdL o Bozza presentato da un ministro o dal capo Dipartimento.

 

Una riforma del Corpo che valorizzi il lavoro ed il sacrificio del vigile del fuoco come può essere scritta da chi siede in un caldo e comodo ufficio di un ministero?

 

La riforma e la ricollocazione dei VV.F. può essere fatta solamente tenendo sempre presente il compito primario che è quello del soccorso e della protezione civile (da non confondere con la difesa civile); senza essere scaraventati in un comparto con più di 300.000 lavoratori, dove la voce di qualche decina di migliaia di pompieri non verrà mai ascoltata.

 

La nostra avversità al DdL Pisanu non deriva dal fatto di perdere “potere sindacale” (che brutta parola!), ma dalla consapevolezza che tutti noi perderemmo diritti ottenuti con anni di lotta; e che ciò scatenerà la peggiore recrudescenza d’ingiustizie e nepotismo. Tutto ciò non sarà una sconfitta per l’RdB o la CGIL, ma per tutti i vigili del fuoco.

 

Chi fa sindacato in questa organizzazione non è un sindacalista di mestiere. Qui non esiste il mega-segretario-galattico, con potere di vita e di morte sui suoi “sudditi” delegati e iscritti.

 

Questo è un sindacato di base fatto da coordinamenti regionali, provinciali, e da quello nazionale, portati avanti da pompieri che vivono la realtà lavorativa, rischiando la vita ad ogni intervento e stanchi di delegare il proprio futuro a chi non li rappresenta!

 

Buon anno! Che il 2004 cancelli dalla faccia della terra chi inganna e svende i vigili del fuoco!

 

 

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