UN BIENNIO CHE DIVENTA TRIENNIO

Roma -

Prima di entrare nel dettaglio dell’ipotesi di accordo sul Biennio Economico 2004/2005 del Comparto Parastato, siglata da CGIL,CISL,UIL,CISAL il 30 Dicembre, riteniamo utile fornire alcuni spunti di riflessione di carattere generale che, insieme ad una valutazione sull’insufficienza degli aumenti previsti, hanno contribuito alla mancata sottoscrizione dell’Ipotesi da parte della RdB CUB P.I. settore Parastato.
L’Ipotesi di accordo arriva dopo due anni di vuoto contrattuale ed al momento della firma il CCNL (quadriennio 2002/2005) risulta già scaduto.
Nella Finanziaria per il 2006, appena varata dal Governo, non è prevista alcuna risorsa da destinare al rinnovo del CCNL per il biennio 2006-2007; questo equivale a dire che gli aumenti contrattuali appena stabiliti dovranno quanto meno coprire l’aumento del costo della vita anche per tutto il 2006, "sperando" che la Finanziaria per il 2007 consenta l’apertura della contrattazione!
A chi chiede (in molti) quando verranno liquidati i cosiddetti arretrati, dobbiamo rispondere precisando che ancora si tratta di un’ipotesi di accordo che deve ricevere l’approvazione della Corte dei Conti e, visto che la retribuzione media su cui calcolare gli aumenti ha ottenuto l’approvazione da parte del solo Ministro della Funzione Pubblica, potrebbero verificarsi inciampi e slittamenti così come avvenuto con il Contratto del Comparto Ministeri (è ovvio che il prossimo periodo elettorale contribuisce favorevolmente, ma questa è la situazione ad oggi).
Nel merito delle risorse previste dall’Ipotesi di accordo:
· una quota pari a 4,94 Euro è di fatto virtuale in quanto rappresenta il costo dell’aumento del 15% (da 70 all’85%) della quota dell’Indennità Integrativa Speciale utile ai fini del calcolo del TFS.
· Per tutti coloro che si trovano già in regime di TFR (e quindi assunti dal gennaio 2001-ad es. gli ex portieri) tale quota viene versata nel Fondo Incentivante Generale.
· Il Fondo Incentivante 2006, che la Finanziaria ha riportato ai valori del 2004, viene incrementato di 12,50 Euro pro-capite.
· Tali risorse saranno disponibili solo a partire da gennaio 2006 slittando così oltre la vigenza del biennio 2004/2005, per il quale l’aumento complessivo lordo medio si riduce a 47,51 Euro per il 2004 e 61,80 Euro per il 2005.

Per far comprendere l’insufficienza di tali risorse basta verificare quanto rilevato dall’Istat: aumento pari al 5,7%, solo nel 2005, di acqua, abitazione, elettricità e combustibili (nel 2004 era stato del 3%), 3,2% per il trasporto, 8,9% per i carburanti, mentre gli aumenti reali dell’ipotesi di accordo per tutto il biennio 2004/2005 (2006) si attestano complessivamente sulla percentuale del 4,31%, ovvero non garantiscono affatto la difesa del reale potere di acquisto dei salari.
In ultimo, considerato che ci si trovava alla scadenza del CCNL (quadriennio), la RdB ha chiesto durante l’incontro che quanto meno si facesse il punto sulla sua attuazione, con particolare riferimento alla prevista Commissione sul Nuovo Ordinamento Professionale di cui non si è più saputo nulla, e sulla situazione degli organici e dei precari (compresi i CFL), trovando il silenzio assoluto del resto del tavolo sindacale.