Una proposta per uscire dal caporalato: diritti veri per tutti!

Nazionale -

Le proposte governative del Tavolo sul caporalato e della sanatoria per i lavoratori agricoli hanno prodotto risultati scarsi. L’affidarsi nuovamente ai governi regionali ha ridato in pasto alle varie lobby locali ingenti finanziamenti non controllati dallo stesso Tavolo.

Nelle località in cui interveniamo abbiamo visto realtà molto lontane dalla narrazione generale. A Foggia, come a San Ferdinando, Pescara, Saluzzo e Ragusa e in tutte le località in cui i lavoratori stranieri sono sfruttati, assistiamo al fallimento dell’intervento dello Stato.

Nei vari insediamenti i positivi al Covid vivono accanto ai negativi e quotidianamente vanno al lavoro senza alcuna precauzione.

La sanatoria ancora deve trovare applicazione, a tre mesi dalla sua entrata in vigore.

Lo sfruttamento dei lavoratori stagionali continua senza remore, l’assassino di Soumaila, forse perché solamente assassino di un “nero”, torna a casa dopo pochi giorni dalla condanna a 22 anni di reclusione. A parti rovesciate il trattamento sarebbe stato lo stesso?

Le modifiche al decreto fascista e razzista di Salvini miglioreranno per tanti la condizione di cittadino “tollerato” ma per molti altri sarà ancora clandestinità, sfruttamento lavorativo, disumane condizioni di vita.

L’Unione Sindacale di Base rilancia una campagna per i diritti e per un salario giusto per tutti i lavoratori della terra e rilancia le sue proposte specifiche.

  • Combattere il lavoro nero, il caporalato, la schiavitù: le responsabilità vanno ricercate nel sistema di mercato in cui comandano le grandi aziende dell'agroindustria, la grande distribuzione organizzata, il sistema dei finanziamenti PAC che agevola le grandi aziende. Le grandi imprese approfittano delle condizioni dei lavoratori più deboli non rispettando i contratti, utilizzando caporalato e lavoro nero. Proponiamo di invertire la rotta, garantendo i finanziamenti statali e europei solo alle aziende che rispettano i diritti dei lavoratori, potenziando i centri per l'impiego e l'ispettorato del lavoro per combattere il lavoro nero. 
  • Garantire ai lavoratori stagionali alloggi pubblici dignitosi e trasporti per non dover sottostare al caporalato e vivere in insediamenti informali.  
  • Lavoro povero: USB si batte per un aumento dei salari di tutti i lavoratori. Milioni di persone in Italia, pur lavorando, vivono sotto la soglia di povertà. Vogliamo che la PAGA BASE non possa essere inferiore a 9 euro lordi all'ora. 
  • Diritti dei lavoratori stagionali: estensione del diritto alla riassunzione. Molti contratti provinciali prevedono un numero di giornate molto alto per poter usufruire di tale diritto, rendendolo praticamente inesistente. È necessario estendere tale diritto a ogni contratto, a prescindere dalle giornate svolte.
  • Riforma della Disoccupazione Agricola: i lavoratori agricoli devono poter avere un reddito dignitoso, e l'attuale calcolo della disoccupazione agricola colpisce particolarmente i lavoratori che fanno meno giornate.
  • Vogliamo che venga istituito un calcolo della disoccupazione in base alla disponibilità al lavoro presso i Centri per l'impiego.
  • In questo periodo di pandemia è fondamentale inoltre abbassare il numero di giornate lavorative necessarie per accedere all’indennità di disoccupazione, altrimenti tanti lavoratori perderanno anche questo tipo di sostegno.
  • USB per la transizione ecologica: l'utilizzo di insetticidi, diserbanti e anticrittogamici di sintesi, l'agricoltura intensiva e la perdita di habitat e biodiversità, sono alcune delle cause della grave situazione ambientale in cui ci troviamo. E a subirne di più le conseguenze sono i lavoratori nei campi. Vogliamo che questo capitolo della storia sia chiuso vietando l'utilizzo di tali prodotti, e contribuire a una battaglia per il futuro di tutti, perché lo Stato tuteli e investa nell'agricoltura contadina, per una sovranità alimentare e per creare lavoro sano da un punto di vista dei diritti delle persone e dell'ambiente.

BRACCIANTI, LAVORATORI AGRICOLI, CONTADINI UNITEVI ALL’UNIONE SINDACALE DI BASE