Unicoop, prima della trattativa è necessaria la tutela dei lavoratori

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Usb non si sottrae al confronto, ma in questa fase la priorità deve essere alleviare i carichi e lo stress sui lavoratori

Nel pomeriggio di ieri, si è tenuto, in video conferenza, l’incontro fra Unicoop Tirreno e Usb per il rinnovo del contratto integrativo aziendale. La trattativa si era fermata lo scorso 31 gennaio, con alcune proposte dell’azienda che si basavano sulla previsione di un utile e in un contesto nazionale di leggera crescita.

Nei mesi di Marzo, Aprile e Maggio, Unicoop ha incassato dieci milioni in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

I costi, sostenuti dalla cooperativa per l’emergenza Coronavirus, sono pari a 1 milione e 300 mila, divisi in:

500 mila euro per Dpi

450 mila euro per la vigilanza

350 mila euro per interventi di sanificazione straordinaria

 

A questo si aggiungerebbe il minor margine di guadagno sui prodotti venduti a prezzo bloccato fino a fine maggio.

L’azienda ha presentato delle stime secondo cui vi sarà un calo del Pil del 10%. La Toscana, centro nevralgico della cooperativa, vedrà un riduzione di afflusso turistico fra il 40 e il 70%, mentre il Lazio è una delle cinque Regioni che fattureranno meno da qui a fine anno.

La cooperativa fra Maggio e Dicembre avrà una perdita rilevante (stimabile in un mese di vendite perso).

Unicoop propone il rinnovo del contratto integrativo che, ad oggi, ha un costo di 10 milioni l’anno, senza toccare il premio aziendale, ma portando il parametro contrattuale per quei lavoratori per cui è 160, a 165.

Viene confermata l’intenzione di cancellare per tutti la pausa retribuita, sostituita da una non retribuita di 15 minuti.

Le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo sarebbero pari al 35%.

 

Usb pone la massima attenzione sulla scadenza a Maggio dell’accordo del 2017, non possiamo accettare revisioni al ribasso.

Esortiamo Unicoop a fermare le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale almeno fino al 2021. Oggi, la priorità deve essere diminuire i carichi sui lavoratori attraverso misure organizzative, igienico-sanitarie e dotazioni di Dpi.

Non ci sottraiamo al confronto, ma qualsiasi discorso economico deve essere successivo alla discussione sulle tutele nei confronti dei lavoratori. Ricordiamo, come proprio il lavoro dei dipendenti in questi due mesi, spesso senza le misure di sicurezza e senza il recupero psciofisico necessari, ha permesso alla cooperativa incassi maggiorati senza le giuste misure di prevenzione e protezione.

Ci saremmo aspettati, infatti, una chiamata da parte di Unicoop proprio sulla gestione della Fase due, non certo un ennesimo tentativo di intaccare i salari dei lavoratori. La gestione del periodo emergenziale non può continuare a gravare esclusivamente sui lavoratori.

Usb ha espresso preoccupazione rispetto alle parole di Unicoop che fanno temere una disdetta dell’intero integrativo. Una preoccupazione smentita dall’azienda.

I prossimi incontri già fissati sono per il 13 e il 20 Maggio.

 

Usb Commercio