USB al fianco dei lavoratori della logistica aggrediti e feriti dalle squadracce padronali nel magazzino Zara di Castel Giubileo

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C'è una degenerazione barbara nel mondo del lavoro, c'è un deterioramento degli spazi di democrazia che porta i padroni a riproporre in questo terzo millennio una visione assolutamente autoritaria e neoschiavista nei rapporti coi lavoratori.


È significativo, in questo senso, quanto accaduto nel magazzino Zara di Castel Giubileo a Roma, dove l'amministratore delegato della cooperativa che gestisce i servizi logistici ha effettuato mercoledì un vero e proprio raid squadristico accompagnato da una quindicina di picchiatori armati di pistole elettriche che hanno mandato al pronto soccorso alcuni lavoratori in sciopero.


Chi rivendica il sacrosanto pagamento degli stipendi e del lavoro straordinario arretrato anziché confrontarsi ad un tavolo di trattativa si ritrova su un letto di ospedale.


USB settore logistica è al fianco dei lavoratori aggrediti e gravemente feriti e delle loro lotte, e denuncia con forza un sistema malato come quello degli appalti dove finte cooperative e imprenditori farlocchi fanno profitto spezzando i corpi di fatica, ricattando con la precarietà dell'intermediazione di lavoro, dei contratti a tempo determinato, evadendo tasse e contributi, cercando di impedire la libera e conflittuale organizzazione nel sindacato di classe.


Quanto avvenuto è in continuità con una pratica antioperaia che ha visto nell'uccisione di Abd Elsalam, il nostro delegato investito durante un picchetto a Piacenza, il disvelarsi del vero brutale volto dei padroni della logistica.


Questo clima è però anche il frutto del cedimento delle organizzazioni sindacali confederali che in questi anni mettendo al centro le “compatibilità economiche” e la moderazione rivendicativa hanno spianato la strada alla centralità dell'impresa e alla civiltà del profitto contro i lavoratori.


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