USB: GENTILONI SALVA LE BANCHE MA NON I LAVORATORI ALITALIA E ILVA. CI VUOLE LA NAZIONALIZZAZIONE

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Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato un nuovo decreto salva banche e salva banchieri che libera 5.2 mln di euro per la Veneto Banca e la Popolare di Vicenza. La manovra potrebbe arrivare quasi a 17 miliardi di euro. Le misure decise dal Governo hanno già avuto il via libera da Bruxelles.

La stessa tempestività e lo stesso interesse non ci sono per Ilva ed Alitalia che pur con situazioni diverse chiedono da tempo l’immediato intervento dello Stato,  la nazionalizzazione, la riqualificazione ed il rilancio.

Di Alitalia ancora non si conosce il conto economico ed il bilancio 2016 dopo la dichiarazione dello stato d’insolvenza a maggio scorso. Ogni giorno emergono fatti e particolari sulla gestione che rilevano come i conti non tornino per niente. La condizione reale potrebbe essere ben diversa da quella che ha portato al commissariamento e l’azienda potrebbe avere le carte in regola per stare sul mercato ed essere rilanciata. Mai come oggi bisogna chiedere che lo Stato intervenga per dimostrare che quest’azienda è il motore dell’intera filiera del Trasporto Aereo Italiano e non si può smantellare come si sta facendo da anni.

Ilva è un’azienda del Sud che è bacino occupazionale ed industriale e deve essere rimessa in sesto perché torni alla produzione piena come pure deve essere fatto il lavoro di bonifica del territorio di Taranto.   

Non possiamo perdere industria e continuare a sfornare solo decreti salva banche per la garanzia di banchieri e correntisti.

USB ancora una volta denuncia le privatizzazioni selvagge che hanno portato i disastri produttivi ed occupazionali e chiede per Ilva, Alitalia e tutte le grandi aziende in crisi, l’immediato impegno del Governo e la nazionalizzazione.


USB Lavoro Privato