In allegato il volantone sulla vertenza nazionale degli Autoferrotranvieri sulla "corsia di lotta"
USB Lavoro Privato rilancia la mobilitazione nazionale di settore che coincide con la ripresa delle trattative sul CCNL tra le associazioni datoriali e CGIL-CISL-UIL-UGLe FAISA CISAL, dalle quali si preannunciano lacrime e sangue per gli autoferrotranvieri.
Sarà questo il motivo per il quale, in questi giorni, si moltiplicano i segnali di una forte volontà del mondo politico di giustificare un nuovo attacco al diritto dell'esercizio di sciopero dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale; lo fa in prima persona lo stesso Ministro Graziano Delrio accompagnato dagli inseparabili sindacati concertativi.
Tra le tante dichiarazioni riportate dalla stampa, risalta quella del segretario generale della UIL Trasporti Tarlazzi... “Come Uiltrasporti siamo convinti che sia venuto il momento di collegare il sistema della rappresentanza sindacale alla regolazione del diritto di proclamare gli scioperi, poiché non è più sopportabile che ogni sigla, a prescindere dalla dimensione degli iscritti, possa mettere in crisi il sistema complessivo e l’immagine delle sigle sindacali di categoria delle Confederazioni”
Crediamo che tale affermazione sia gravissima, ancor più grave se fatta da un esponente sindacale che dovrebbe tutelare non solo gli interessi dei lavoratori, ma anche i diritti che in capo ad ognuno di loro sono sanciti dalla Carta Costituzionale; gravissima l'idea che non tutte le sigle sindacali possano proclamare uno sciopero.
Affermazioni che riportano la mente a quel “ventennio fascista” in cui fu abolita la pluralità rappresentativa dei lavoratori ed instaurato il “sindacato unico”.
Dopo il monopolio della rappresentanza sono alla ricerca anche di quello dello sciopero e, senza alcun pudore, si lasciano andare agli assist migliori per governo e parti datoriali.
Scioperiamo compatti, diamo voce alla protesta!