VERTENZA CRI: E' DI NUOVO ROTTURA!

Roma -

Nonostante i considerevoli passi in avanti compiuti, di cui la RdB-CUB ha dato tempestivamente atto all’Amministrazione CRI, rimangono a tutt’oggi ancora insolute le questioni relative al saldo dell’incentivo 2005 e al pagamento degli arretrati per i beneficiari del 2° step, nonché alla stabilizzazione dei lavoratori precari.
Il vero e proprio ultimatum impartito al Direttore Generale Longhi con la delibera del Consiglio Direttivo Nazionale dello scorso 29/4 lasciava sperare in una rapida soluzione della vertenza.
Trascorso invece il tempo accordato senza che il Direttore Generale adempisse a quanto intimato, apprendiamo che il Presidente ed il Consiglio Direttivo non hanno alcuna intenzione di passare alle vie di fatto, come legittimamente era lecito attendersi (e come si minacciava nella delibera stessa!).
Il personale si trova quindi nella situazione di non vedersi riconosciuto il compenso pattuito per il lavoro puntualmente effettuato nel 2005 (e per gli avanzamenti di carriera conquistati) ed assiste ad un deprimente rimpallo delle responsabilità tra amministratori che continuano però a percepire i loro lauti compensi.

MA A TUTTO C’E’ UN LIMITE!

Di fronte all’ennesima provocazione il personale ha reagito con l’assemblea permanente al Comitato Centrale di Roma e nei Comitati provinciali di tantissime altre città periferiche tra cui Milano, Torino, Napoli e Firenze.
La mobilitazione del personale CRI, il cui stato d’agitazione non era stato revocato proprio in attesa del pagamento di quanto dovuto, è ripresa con maggiore intensità del passato, e terminerà solo nel momento in cui verrà affrontata seriamente la questione del precariato e disposti i pagamenti (non ci interessa se dal vecchio o dal nuovo Direttore Generale, dal Presidente, dal Consiglio Direttivo o dal Capo del Personale…!).
La RdB-CUB, in previsione della possibile imminente effettuazione di una manifestazione e di uno sciopero nazionale, invita tutti i lavoratori ad aderire allo stato d’agitazione messo unitariamente in atto da tutti i sindacati CRI (escluso lo SNACRI) adottando a livello locale tutte le forme di lotta che riterranno necessarie fino alla soluzione della vertenza.