Vertenza C.R.I. - Lettera a Prodi

Roma -

Al Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi

Le scriventi Organizzazioni Sindacali (CGIL CISL UIL RdB UGL e SINADI CRI), rappresentanti dei lavoratori della CRI, denunciano le gravi inadempienze della CRI che non ha mantenuto fede agli accordi sottoscritti dalle stesse e che a proprio avviso avevano ed hanno tutti i crismi della regolarità essendo stati sottoposti al vaglio degli Organi di Controllo, pertanto esigibili.

Centinaia di lavoratori, giunti a Roma da tutta Italia, hanno manifestato davanti a Palazzo Chigi il giorno 18 u.s. , per segnalare la grave situazione degli oltre 2500 precari con futuro incerto e la mancata corresponsione del salario accessorio relativo all’anno 2005 ai dipendenti in servizio a tempo indeterminato ai quali, inoltre, non viene riconosciuta la riqualificazione già avvenuta.

La situazione, Onorevole Presidente, sta assumendo caratteri che rischiano l’ingovernabilità dell’Ente, in quanto si è raggiunta un’esasperazione elevata, conseguenza di oltre tre mesi di mobilitazione, poi concretizzatasi con la manifestazione di cui sopra, nella quale Lei, salutando i manifestanti, ha promesso un incontro con i loro rappresentanti.

L’affermazione dei diritti di tutti i lavoratori CRI proseguirà con ulteriori dimostrazioni esterne, allo scopo di richiamare e sensibilizzare tutti coloro che hanno la potestà di intervenire e risolvere la situazione di grave disagio finora creatasi, giungendo allo sciopero generale nazionale di prossima proclamazione.

Confidando in un Suo autorevole intervento, rammentiamo che i lavoratori della CRI, non possono essere danneggiati dalle inadempienze degli organi amministrativi, anche in virtù dei riconoscimenti che da più parti vengono sempre ricordati per l’opera meritoria e sociale che sono chiamati a svolgere in ogni circostanza.

 

CGIL CISL UIL RdB UGL SINADI CRI