Vigili del Fuoco: cambiamento del rapporto di lavoro

Roma -

Audizione del 13 settembre del governo delle organizzazioni sindacali dell'amministrazione e dei cortigiani!!

 

 

Lavoratori,

dopo mesi di lotta ed interventi su tutti i livelli istituzionali, ad esclusione della nostra amministrazione che ha evitato di entrare nel merito dei decreti attuativi, presentandosi anzi al tavolo con una proposta semi completa, per poi abbandonarlo e scomparire di fatto fino ad oggi, il 13 siamo stati “sentiti” dalla commissione affari costituzionali di camera e senato sui decreti attuativi della legge 252/04.

Dobbiamo dire di aver avuto l’impressione di trovarci di fronte a chi dovesse assolvere ad un fastidioso ed informale impegno istituzionale. Durante l’audizione, rispetto ai decreti, la posizione della maggior parte dei convenuti si è orientata verso quella dell’amministrazione, considerandoli un lavoro ben fatto.

Qualcuno spingendosi anche più avanti, visto che i soldi della riforma sono in buona parte dei lavoratori, ha chiesto ai rappresentati del governo “ una buona parola” per recuperare qualche elemosina di euro nella prossima finanziaria.

Un modello nuovo di fare sindacato: prima si firma a maggio un accordo che prevede aumenti contrattuali dell’1,9% per l’anno 2004 del 2,7% per l’anno 2005 più un irrisorio 0,7% di differenza che tradotti in soldi veri non superano i 50 euro a fronte di un'inflazione ormai incontenibile, e dopo, rinunciando alle prerogative di lotta sindacale, si prega il governo affinché si adoperi al miracolo per i soli “ pompieri”.

Infatti, l’amministrazione, dimostrando sempre di più l’inconcludenza e la vacuità dei decreti, a sostegno del suo “bel” lavoro, ha invitato i sindacati rappresentativi e tutta la cloaca di singoli “amici” che in questi mesi si sono adoperati per irrigidire e sovraordinare nuovamente la struttura dei vigili del fuoco al potere dei governi di turno ed a quello prefettizio.

La RdB-Cub, ha sostenuto la necessità che questo Governo riveda la sua posizione in merito, evitando di militarizzare una struttura che deve essere libera di poter in ogni omento contrattare le condizioni dei lavoratori ed adeguarle alle emergenze che nel Paese non mancano; e giammai essere alla mercé della politica di turno; nel merito modelli non ne mancano.

L’esempio più palese di cosa saranno i diritti sindacali e personali dei vigili del fuoco é quello di questi ultimi anni di gestione: tavoli di confronto evitati, troppo fastidiosi; contrattazione annullata; applicazione delle norme contrattuali firmate e sottoscritte tra organizzazioni sindacali e governo disattese e gestite a piacere dall’amministrazione senza che nessuna organizzazione sostenitrice del progetto di militarizzazione muovesse un dito; milioni di euro dei lavoratori regalati al governo ed all’amministrazione per tapparci definitivamente la bocca!

Lavoratori, fino a quando non saranno definitivamente approvati i decreti, per noi la battaglia di riportare il corpo nazionale in un sistema di relazioni sindacali e personali alla pari deve essere ancora aperta, ciò anche al fine di poter costringere il governo a miglioramenti economici e normativi senza aspettare i soliti meccanismi d'adeguamento all’inflazione o al PIL che servono solo a disorientare i lavoratori che ogni giorno perdono pezzi del proprio salario con un caro vita insostenibile.

Già sono partite iniziative in alcuni comandi; lottiamo con argomenti concreti per far capire ai lavoratori ed alla popolazione cosa stia avvenendo nel nostro Paese con i Vigili del Fuoco, anche alla luce degli ultimi eventi calamitosi nel mondo!

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