LA DOGANA DI FIUMICINO IN AGITAZIONE

Roma -

I lavoratori della dogana di Fiumicino, aderendo al comunicato sindacale unitario in merito alle forme di protesta da attuare contro la totale chiusura dell’ARAN per il rinnovo contrattuale, hanno programmato una serie di iniziative, graduandole per incisività.

Si sta attuando, da lunedì scorso, una settimana di assemblee presso i vari uffici che già hanno determinato un ritardo delle procedure considerato che gli uffici, passeggeri soprattutto, vengono chiusi per la durata dell’incontro; inoltre è stato dato un comunicato all’agenzia ANSA, il 14 nel corso di un’assemblea pomeridiana ci sarà la presenza di una giornalista, venerdi verrà distribuito un volantino presso il molo voli nazionali, il 19 lo stesso volantino lo daremo all’ingresso della Direzione Centrale. In contemporanea, tutte le trattative locali e regionali sono state interrotte.

Nel corso di queste prime assemblee è emerso come il personale viva in una condizione di disagio: è emersa l’esigenza di parlare di qualità del lavoro, della certezza del salario, di un futuro certo.

NON E’ PIU’ PROPONIBILE UN ULTERIORE SACRIFICIO A CHI IN BREVE TEMPO HA VISTO DIMINUIRE L’ORGANICO DI OLTRE IL 35%; A CHI ASPETTA DA OLTRE 20 ANNI UN PASSAGGIO ECONOMICO CHE NON E’ “FARE CARRIERA” MA SEMPLICEMENTE UN MINIMO RICONOSCIMENTO ALLA PROFESSIONALITA’ DIMOSTRATA.

Lo slogan accettato in assemblea: “I VOSTRI OBIETTIVI NON SONO PIU’ I NOSTRI” sta proprio a significare il distacco che i lavoratori hanno verso una amministrazione miope ed auto-lesionista, capace solo di enfatizzare ma non di progettare.

Invitiamo tutti i lavoratori della Dogana che vogliono difendere il ruolo, la funzione ed il posto di lavoro a mettere in moto anche loro una serie di iniziative di protesta visibili ed incisive FINO A QUANDO NON CI CHIARIRANNO IL “LORO” PROGETTO POLITICO:  devono dirci se vogliono investire in risorse umane ed economiche oppure se intendono chiudere l’Agenzia!!

I lavoratori neanche dovrebbero parlarne perché sono bisogni primari, che diamo per  scontato, ma, verificato che ancora non è così, allora dobbiamo essere compatti e decisi nel chiedere:

SALARI – DIRITTI -- DIGNITA’